Il cervello come una casa in costruzione

Lo psichiatra D.Siegel spiega,in forma originale,la struttura del cervello invitandoci a immaginarlo come se fosse una casa con un piano superiore ed uno inferiore collegati da una scala.

Al piano di sotto risiedono i compiti primitivi:troviamo l’ amigdala una struttura dove risiede l’ elaborazione di emozioni come la rabbia,la paura..e qui sono presenti: l’istinto di sopravvivenza(attacco,fuga)i bisogni primari(fame,sonno)e le azioni involontarie(respirazione,battito di ciglia).Al piano di sopra risiede la corteccia prefrontale e quindi la capacitá di decidere,di controllare il corpo e le emozioni,l’empatia..

Quando i due piani lavorano insieme riusciamo a prendere decisioni importanti come ad esempio pensare alle conseguenze di una determinata scelta,oppure riusciamo a provare empatia verso gli altri,rispondere a una domanda con giudizio ecc..

Quello di cui dobbiamo tenere a mente é che la corteccia prefrontale arriva a completa maturazione attorno ai 24/25 anni di etá,quindi quando i nostri figli di 2,5,7 anni fanno i ¨capricci¨ e noi li puniamo,li giudichiamo,li etichettiamo non li stiamo aiutando a creare quel collegamento tra i due piani.Quale genitore non desidera che il proprio figlio abbia successo nella propria vita?che sia felice,che sia un adulto sicuro di sé capace di poter prendere delle decisioni in maniera sicura?Eppure noi genitori siamo i primi a impedire loro di allenarsi al ricongiungimento dei due piani.Come lo facciamo?

– Evitando di farli parlare davanti a un episodio,ma traendo noi le conclusioni –Impedendo loro di trovare la soluzione a un problema e offrirgliela su un piatto d’ argento –Negandogli la scelta su una competenza che loro hanno acquisito –Minimizzando le loro emozioni

Noi siamo il loro esempio.Se vogliamo che imparino a sviluppare al meglio la parte superiore del cervello dobbiamo essere noi per primi a mostrare loro come fare,bisogna prestare attenzione al modo in cui rispondiamo agli eventi,agli imprevisti e come reagiamo alle nostre emozioni,sopratutto quelle piú difficili da gestire.E in che altro modo possiamo allenarli attraverso l’esempio?

–Dimostrando empatia,rispetto verso gli altri –Dimostrando come ogni scelta noi prendiamo abbia delle conseguenze –Chiedere la loro opinione e lasciare che possano argomentarla

Se vogliamo trasmettere determinati valori di vita ai nostri figli,abbiamo il compito di attuare delle scelte giornaliere in linea con i nostri principi.

Ricordatevi che educhiamo come siamo,con la nostra essenza ,non come ci piacerebbe essere.

Un abbraccio

Paola

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